Il futuro a cui auspichiamo è sempre più green, sostenibile e soprattutto plastic free: l’utilizzo della plastica impatta ancora in maniera davvero grave sull’ambiente, distruggendo interi ecosistemi.
Secondo il WWF ogni anno finiscono nelle acque del Mar Mediterraneo ben 570 mila tonnellate di plastica, proprio come se “3.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto”.
Come fare per non venire sommersi da questo “mare di plastica”? La risposta è semplice: adottando alcuni comportamenti virtuosi come quello di ridurre l’uso delle bottiglie d’acqua in PET, prediligere il consumo dell’acqua del rubinetto e razionalizzare l’uso di questa preziosissima risorsa.
Perché preferire l’acqua del rubinetto?
È un’autentica risorsa a km 0, controllata e sempre disponibile nelle nostre case; inoltre come riporta l’Associazione Costruttori Trattamenti Acque Primarie Federata ANIMA Confindustria: “l’acqua degli acquedotti italiani è una delle più controllate al mondo- è sicura e di qualità, inoltre aiuta a ridurre il consumo di plastica in modo considerevole, basti pensare che in Italia attualmente l’80% delle bottiglie di plastica viene trasportato su strada con evidenti impatti sull’ambiente”.
Preferire il consumo di acqua “direttamente” dal rubinetto alla bottiglia in PET significa, nel proprio piccolo, aiutare a ridurre l’inquinamento che affligge la Terra.
Arrivano buone notizie per chi ha deciso di adottare un approccio più green soprattutto in tema di spreco di risorse idriche:
infatti la Legge di Bilancio per il 2021 introduce il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio per l’acqua potabile (art. 1, commi 1087-1089), con l’obiettivo di favorire l’utilizzo dell’acqua dal rubinetto e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque potabili.
Di seguito analizziamo nel dettaglio gli aspetti salienti della micro-agevolazione con riguardo ai beneficiari, alle spese ammissibili, alla misura del credito di imposta e all’ambito temporale di riferimento.
I beneficiari del credito di imposta in esame sono:
- Le persone fisiche;
- I soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
- Gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
L’agevolazione spetta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti. Le spese da prendere in considerazione ai fini del riconoscimento del credito d’imposta non dovranno superare i seguenti limiti:
- 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare, per le persone fisiche non esercenti attività economica;
- 5.000 euro per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli altri soggetti.
Dall’esame della normativa si evince che, per le persone fisiche, il credito d’imposta spetta sia per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale sia per altri immobili; mentre per gli imprenditori individuali, gli esercenti arti e professioni, le società e gli enti non commerciali come sopra specificati, l’agevolazione compete per gli immobili adibiti all’attività commerciale o istituzionale.
- La misura del credito d’imposta:
- è pari al 50% delle spese sostenute;
- spetta per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.
In sostanza, si potrà beneficiare di un bonus fiscale fino a 500 euro nel caso di installazione di depuratori d’acqua presso la propria abitazione, e di 2.500 euro per quel che riguarda, per esempio, i locali aperti al pubblico o le aziende. Il comma 1089 prevede, con l’evidente finalità di evitare l’applicazione illegittima della normativa, il monitoraggio e la valutazione d’impatto dell’intervento in esame in termini di riduzione del consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile, in analogia a quanto previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. È prevista la trasmissione per via telematica all’ENEA delle informazioni sugli interventi effettuati. L’ENEA, poi, invierà una relazione sui risultati degli interventi al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro dello sviluppo economico.
Il credito d’imposta spetta nel limite complessivo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. I criteri e le modalità per l’accesso al credito d’imposta verranno stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021.